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GHOSTING

Cos’è? il Ghosting?


Quando una relazione o un’amicizia termina è normale che due o più  persone prendano strade diverse, d’altronde è di vitale importanza circondarsi di persone che ci fanno stare bene psicologicamente e fisicamente.
A volte, per affrontare i problemi che causano la fine di un rapporto, si litiga, ci si confronta e si discute.
Ma negli ultimi tempi le persona, soprattutto i ragazzi, non affrontano più  le discussioni e quindi per evitare questo confronto SPARISCONO ALL’IMPROVVISO, evitando così di relazionarsi con la o le persone interessate, non elargendo i motivi di tale azione.
Pertanto la società sta affrontando questa tematica molto problematica che si chiama GHOSTING.


Negli ultimi tempi si parla sempre di più di questo fenomeno e devo dire che in un certo senso anche in NEW MOON Edward prova a fare ghosting con Bella evitando di dare le spiegazioni veritiere del suo allontanamento; Questa azione crea in Bella attacchi d’ansia, insicurezza, depressione e voglia di mettere fine alla propria vita. Il ghoster spesso e volentieri crea un’immagine distorta della realtà o ancora la loro relazione ottimale, pertanto qualora la sua relazione non rispecchi ciò che desidera invece di affrontare i problemi sparisce.


Quali sono le motivazioni che spingono qualcuno a sparire nel nulla e non farsi più sentire? e approfondiamo il fenomeno: cos’è il ghosting?

E come reagire al questo fenomeno?
La parola ghosting deriva dall’inglese ghost, fantasma e, nel significato in italiano, descrive il “comportamento di chi decide di interrompere bruscamente una relazione sentimentale e di scomparire dalla vita del partner, rendendosi irreperibile”.
Il ghoster, cioè la persona che mette in atto questo comportamento, ignora i tentativi di comunicazione del partner e si limita a sparire senza dare spiegazioni e senza lasciare traccia.
Il fenomeno del ghosting esiste da sempre e con la tecnologizzazione e l’avvio di relazioni sempre più “online” è cresciuto enormemente: le comunicazioni si interrompono con una facilità estrema.
Si parla di ghosting, infatti, soprattutto in relazione a internet, alle App come Instagram, Facebook, Tinder e altre dating App e anche di WhatsApp.
“Scomparendo nel nulla”, la persona elimina dai propri social network qualsiasi foto o elemento che possa ricondurre alla relazione ormai finita, non risponde alle chiamate e si comporta come se quella relazione non fosse mai esistita.
Con l’aiuto di un professionista puoi imparare a comunicare meglio con il prossimo, pertanto possiamo interpretare questo sparire all’improvviso come un comportamento evitante, in cui chi fa ghosting non si mette in gioco totalmente nella relazione. 
Si sta insieme ma, di fronte a una difficoltà che non si riesce ad affrontare, le donne e gli uomini che fanno ghosting scappano, evitando di confrontarsi e di dover dare delle spiegazioni su ciò che accade. 

Sparire e non farsi più sentire è più semplice.


Proprio perché alla sua radice c’è l’evitamento, il fenomeno del ghosting può essere considerato un tipo di violenza psicologica presente non solo nelle relazioni sentimentali, ma anche in altri tipi di relazioni. Ecco perché si può parlare di ghosting in amore ma anche di ghosting in amicizia.
In questo ultimo caso, è frequente anche il fenomeno del “semi ghosting”: la persona si fa viva “a singhiozzo” e l’allontanamento non è improvviso come nel caso del ghosting, ma più diluito nel tempo. 
G. Freedman, nel suo studio afferma che in chi fa ghosting “ci sono quattro bisogni fondamentali che vengono minacciati: il senso di appartenenza, il senso di un’esistenza significativa, il senso di controllo e l’autostima.”

Ghosting e disturbi di personalità
Il ghosting è un comportamento che si può riscontrare anche in individui con disturbo di personalità. Frequente, per esempio, è l’associazione tra ghosting e narcisismo. Il ghosting, infatti, svela la ferita narcisistica fatta di solitudine e dipendenza dall’approvazione degli altri.
Anche nel disturbo borderline il ghosting può essere un comportamento frequente, dato che tra le caratteristiche borderline ci sono la paura dell’abbandono e la difficoltà a creare legami stabili e duraturi.

Il ghoster: chi è e perché agisce così

Cosa prova chi fa ghosting? Il ghosting è puro evitamento non solo dell’altro, ma anche di sé stessi, soprattutto quando entrano in gioco situazioni emotive complesse da gestire. 

Per esempio, il ghosting può iniziare anche dopo un litigio, in cui il ghoster non si sente in grado di gestire le reazioni ed emozioni del partner e la sua possibile aggressività e violenza. Il ghoster, poi, non riesce ad affrontare:

• se stesso

• le proprie insicurezze

• le proprie fragilità.

Chi finisce per terminare un rapporto senza lasciare traccia è probabile non possieda l’assertività che serve a confrontarsi e dare quelle motivazioni necessarie affinché l’altro capisca o che almeno permetta di chiarirsi le idee per elaborare la fine di una relazione. 
Immaginando un possibile profilo psicologico di chi fa ghosting, potremmo notare diversi fattori:

non ci si sente all’altezza delle aspettative dell’altro

non si riesce a sostenere il peso delle risposte emotive negative che l’altro potrebbe esprimere

non si vuole ferire o deludere il partner.

Quella responsabilità, quel dolore di cui si è ipoteticamente la causa, in chi sparisce senza dare spiegazioni può rimanere nell’immaginario, non sempre facilmente accessibile a tutti. Così è meglio sparire nel nulla. 
Per il ghoster, non lasciare traccia sembra essere la cosa meno dolorosa, perché permette di continuare a scappare da quelle emozioni e sensazioni che non riesce a gestire e che probabilmente sono troppo forti, che si parli di amore o meno.

Che ne pensate?

Conoscete dei Ghoster?

o voi stessi in passato avete fatto ghosting?

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